Fabio Cannavaro il giorno dell'esordio, con la maglia numero 3 del Napoli

Inizio della carriera al Napoli

Se diciamo Marcello Lippi, Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro, probabilmente la mente di tanti va alla Juventus… eppure c’è un’altra squadra che ha avuto questi fuoriclasse nelle proprie fila tutti nello stesso momento.

Siamo comunque a Torino e c’è comunque la Juventus, in una delle partite più memorabili sia per la squadra piemontese che per la nostra squadra; è il 7 marzo del 1993 e allo stadio Delle Alpi sta andando in scena un Juventus – Napoli storico.

Esordio Fabio Cannavaro

Marcello Lippi, allenatore dei partenopei, a sorpresa, vista l’assenza di Giovanni Francini, manda in campo al centro della difesa un ragazzotto di 19 anni, che aveva fatto la trafila delle giovanili (dal 1988 al 1992) nella squadra della propria città e che, appunto, nell’annata 92/93 era stato aggregato alla prima squadra… si tratta di Fabio Cannavaro.

Lippi, benché da allenatore non avesse ancora calpestato teatri prestigiosi, certamente non era uno sprovveduto e anche se intravedeva in Fabio Cannavaro un potenziale campione, gli mette accanto il ben più esperto Ciro Ferrara. Completava la difesa Giancarlo Corradini.

Una partenza in salita per Fabio considerando che dopo appena 16 minuti il Napoli era sotto di due gol (Paolo Di Canio e David Platt), bisogna aspettare il 51 minuto per vedere Gianfranco Zola che accorcia le distanze. La prima partita di Fabio Cannavaro sarebbe finita da lì a breve: sostituito da Massimo Tarantino al minuto 60.

La partita terminò per 4-3 a favore dei bianconeri, gli altri gol furono di Fabrizio Ravanelli e Andreas Moller per la Juve e di Ciro Ferrara e Daniel Fonseca per il Napoli.

In quell’annata Cannavaro colleziona solo un’altra presenza in Serie A (ironia del destino, contro un’altra squadra in cui avrebbe giocato in futuro: il Parma) e una presenza in Coppa Italia.

Stagione 93/94

L’anno successivo va decisamente meglio, Marcello Lippi lo schiera sempre più con continuità e Fabio diventa una colonna della difesa azzurra. A fine annata le presenze sono 29 (27 in serie A e 2 in Coppa Italia), la squadra chiude al sesto posto e si mettono in luce, oltre all’allenatore Lippi (che passa alla Juventus) anche Di Canio (che va al Milan), Fonseca e Thern (destinazione Roma).

Le prime presenze internazionali

Nella stagione 94/95 Fabio Cannavaro, vista la partenza di Ciro Ferrara che ha seguito Lippi alla Juventus, ha le chiavi della difesa partenopea. Le presenze a fine anno saranno 36 e arriva anche il primo gol, l’8 gennaio 1995, a Milano contro il Milan (1-1 risultato finale).

L’anno parte male e dopo appena 6 giornate in panchina sotto al Vesuvio c’è un avvicendamento, il nuovo mister Vincenzo Guerini lascia il posto a Vujadin Boškov. In questa annata arriva anche la prima presenza internazionale per Cannavaro, infatti il Napoli, in virtù del sesto posto dell’anno precedente, partecipa alla Coppa UEFA, arrivando fino agli ottavi di finale. Le presenze per Cannavaro saranno 3 nella competizione europea. La posizione finale della squadra, in campionato, è un settimo posto con accesso sfiorato alla Coppa UEFA.

La crisi del Napoli e la cessione di Cannavaro

La stagione 94/95, però, nonostante le presenze in Coppa UEFA, è un’annata maledetta: la squadra si trova in profonda crisi finanziaria e, nonostante l’amore dichiarato da Cannavaro per la sua città e la sua squadra, il difensore viene ceduto, a fine stagione, dall’appena rientrato Ferlaino per poter fare cassa e cercare di salvare il team.

La squadra, orfana del suo perno in difesa, e con varie difficoltà societarie, andò in sofferenza, chiudendo l’anno 95/96 al 12esimo posto e iniziando un ciclo nero che l’avrebbe portata al fallimento.

Fabio Cannavaro, ceduto per 13 miliardi di lire al Parma (cifra notevole per l’epoca), permette ai partenopei solo di avere un po’ di ossigeno.


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